sabato 29 luglio 2017

Goofynomics: STX, lebbanche e Leuropa, ovvero la legge del più ...







Leuropa è da sempre un insieme di stati, e non di non-stati,
con confini e leggi proprie. Possono gli stati venir meno alla loro
"statità"? Non credo ma se lo fanno devono avere una buona ragione
per farlo. Ci sono nei fatti queste ragioni? Il problema è che questo insieme,
come naturale, è un insieme squilibrato, e uso questo termine di origine
psichiatrica non a caso, Bagnai, più colto di me, dice asimmetrico. Quindi in
un insieme squilibrato alcuni fanno i vasi di coccio altri di ferro (Manzoni
docet). Ma se per alcuni era "conveniente" fare un unione sballata, mentendo
sulla vera natura del sistema, quale era la convenienza dell'Italia? A sentire
alcuni avevamo solo vantaggi ma se guardiamo chi prende storicamente questa
posizione si vede che "I resti di
quello che fu uno dei più potenti eserciti (ideologici) del mondo (e che ora) risalgono
in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa
sicurezza"
(Diaz docet) si ritrovano a cercare un rifugio dopo la
tempesta, anche perché il ceto borghese dirigente del PCI comunque si ritrova
in se stesso, e solidarizza col resto della borghesia che conta, anche se
apparentemente si era posizionato ai lati opposti di un tavolo ideale. Quindi
viva il capitale e la borghesia aristocratica che lo sostiene, in un aura di
globalizzazione senza freni. Il PCI-PDS-PD, nutrito con forti iniezioni di democristiani
di sinistra, accettano, non solo di essere i soli a salvarsi dalla bufera
anticorruzione, ma si offrono per servire il disegno che la classe dirigente ha
organizzato a partire dal repulisti moralistico. In questa ottica però occorre
vincere le resistenze che le masse popolari fanno naturalmente, ormai lasciate
sole, ma renitenti alla propaganda europeista, e di fronte ai guai che produce
tutto l'ambaradan, per cui occorre la retorica del vincolo esterno, in quanto
noi, brutti, sporchi e cattivi (solo il popolo of course!) non siamo in grado di
fare da soli! E ovvio enumerando tutti gli stratagemmi in fila, da quello della
privatizzazione della Banca di Italia, al cambiamento costituzionale col
pareggio di bilancio, alla "necessità" dell'euro, alla conseguente
necessaria austerità montiana, tutto per costringerci a seguire la volontà
delle classi dirigenti, che non sono puramente quelle politiche, ma che le inglobano
in un insieme più grande. Ora è evidente che quando si parla di fare i
"compiti a casa" qualcosa non va; almeno logicamente vuol dire che
c'è un rapporto squilibrato in atto come nel caso della scuola, dove ci sono naturalmente
i docenti e discenti, ma questo significato logico innaturale viene "coperto" dal mantra della nostra
ignoranza e cattiva condotta. Sì, può essere ma allora è evidente che non siamo
tutti uguali ne Leuropa: che ci sono stati di serie A e quelli di B e forse
anche di C! Quelli che insegnano e quelli che devono imparare essendo asini! Ma
alla fine se è chiara la dinamica che porta a "fare Leuropa"
(D'Azeglio docet) la domanda di fondo è: ma perché la classe dirigente del
paese si butta anima e corpo, su questa globalizzazione americana, che produce la
UE, e leuro e pure disastri come l'invasione africana, la perdita di valore
industriale, la mancanza (per me) ormai definitiva di sviluppo (altro che
decrescita felice!) sommati agli antichi mali del paese, in un rotolare
all'indietro che non sappiamo dove si fermerà ma che suppongo nessuno si auguri?
Io un accenno di risposta l'avrei, essa contempla anche il caso dell'apprendista
stregone, cosa che nella storia si è vista moltissime volte (vedi Maria
Antonietta) ma non è una risposta organica. Infatti una spiegazione plausibile
di come sono andate le cose fa parte integrante
di un disegno per ribaltare completamente il Fogno che ci opprime.

venerdì 20 gennaio 2012

Da giorni l'immagine della Costa Concordia semiaffondata sul mare del Giglio ci richiama alla mente il naufragio del Paese, come da molti commentatori stranieri è stato fatto notare con la consueta perfidia, benché ampiamente meritata. Il Paese è da anni in mano alla Idiocracy cioé ad una classe dirigente mediocre e stupida a cui non importa nulla di noi. Questa borghesia arruffona e spregevole si  è proclamata aristocrazia, ma mentre negli altri paesi ha qualche merito da rivendicare, niente di simile è accaduto in Italia. Un coacervo di ignoranza, cultura mafiosa, familismo amorale, è la base della scalata di personaggi mediocri che nondimeno reggono le sorti di milioni di individui. Noi.
Io voglio ribellarmi a questo stato di cose e fare una azione politica che non sia solo fatta con le "armi della critica" ma usi anche "la critica delle armi", come dicevano gli stupidi facitori del '68, che sono peraltro facenti parte a buon diritto della Idiocracy che ci governa!
Allora il leninistico "Che fare" si pone anche a noi.